La famiglia Pieropan

'Pieropan' è simbolo di grande vino bianco italiano. Fu Leonildo, medico condotto del paese, ad iniziare l’attività vitivinicola, acquistando nel 1901 il fondo di famiglia, denominato “Calvarino”.
Negli anni '30 i figli Gustavo e Fausto subentrano in azienda e con dedizione e lungimiranza portano avanti l’attività del padre.

Nel 1966 il nipote e omonimo Leonildo, unico discendente di una famiglia numerosa, grazie al suo estro creativo e mente visionaria, dopo aver concluso gli studi di enologia e viticoltura presso la scuola di Conegliano, apporta profondi cambiamenti all'azienda. Acquisisce nuovi vigneti nelle zone più vocate della viticoltura soavese, in cantina apporta nuove tecnologie, sperimenta e si confronta con altre zone vitate del mondo esplorate con curiosità nei suoi molteplici viaggi.

Insieme con la moglie Teresita, condivide l’amore per la terra e il valore della tradizione, da preservare con tenacia e tramandare alle nuove generazioni.

In pochi anni, Leonildo diventa l’interprete migliore della produzione del Soave e un punto di riferimento per il mercato nazionale ed internazionale.

L'idea di Leonildo fu semplice ma nel contempo rivoluzionaria: esaltare i singoli vigneti e dare ai vini un'identità basata sul rapporto tra varietà, ambiente pedoclimatico e lavoro umano. Questo ha portato alla creazione di due vini simbolo dell'enologia italiana: "Vigneto Calvarino" nel 1971, primo Cru bianco italiano e "Vigneto La Rocca" nel 1978. Questi due vini sono le espressioni della diversità e della versatilità dei due suoli presenti nell'area: basalto di origine vulcanica nel Calvarino, calcare di origine marina nella Rocca. Il forte legame con il territorio porta Leonildo a prendere importanti scelte anche per la gestione agronomica del vigneto, eliminando il diserbo chimico nel 2002 e iniziando a convertire tutta la produzione a biologico nel 2008.

Nel 2008 fonda assieme ad altri amici la FIVI, Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, per tutelare e valorizzare il lavoro dei vignaioli italiani.

Nei primi anni 2000 arriva l'avventura della Valpolicella, con l'acquisizione del Vigneto Monte Garzon e di Villa Cipolla a Tregnago, recentemente ristrutturata e adibita a Wine Relais.

La quarta generazione, rappresentata dai figli Andrea e Dario, entrambi laureati in viticoltura ed enologia, dopo la perdita dolorosa del padre nel 2018, continuano nel solco da lui tracciato, nella nuova realtà, immersa nei vigneti, vicino al paese di Soave.

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